Le Curve fisiologiche

Le Curve fisiologiche

Vista posteriormente la colonna è dritta, mentre vista di profilo presenta quattro curve armoniose: curva sacrale, lordosi lombare, cifosi dorsale, lordosi cervicale. Nel grembo materno e nelle prime settimane di vita (A) si ha una cifosi totale, che con il passare delle settimane si attenua per il mantenimento della posizione orizzontale sul lettino. Verso la sesta – ottava settimana di vita (B) nel lattante che alza il capo in decubito prono appare la lordosi cervicale per l’ azione dei muscoli estensori del rachide. Per ultima si forma la lordosi lombare (C), come risultato sia dell’impegno antigravitario dei muscoli estensori sia della resistenza alla distensione del muscolo ileo – psoas. Pertanto verso il dodicesimo – quindicesimo mese di vita le curve della colonna assumo già l’aspetto definitivo.


 




 

La colonna vertebrale è malleabile, la sua flessibilità le permette di adattarsi alle posture che assumiamo. Nei soggetti che stanno a lungo seduti, si osserva, una regressione alla cifosi totale  che la colonna presenta alla nascita. Questo può succedere a chi tutto il giorno lavoro seduto in ufficio, a chi conduce una vita sedentaria anche nel tempo libero e durante la notte dorme disteso sul fianco in posizione fetale. Con il passare del tempo la colonna vertebrale si adatta a queste posture; le lordosi lombare e cervicale si riducono, si rettificano o si invertono in cifosi. L’ evoluzione delle curve del rachide nel primo anno di vita ci fa capire anche qual’è la via da seguire per riformare le giuste curve quando esse si sono ridotte: l’estensione del rachide è favorita dalla posizione prona e dalla stazione eretta.

In precedenza abbiamo visto a cosa servono le curve fisiologiche (Il Rachide) in modo tale da comprendere come posizioni viziate e movimenti scorretti causano i più imporatanti dolori vertebrali: esse alterano le curve fisiologiche provocando una cattiva distribuzione delle pressioni su di essa. Alcune ricerche hanno dimostrato come la presenza delle curve del rachide aumenta la resistenza della colonna vertebrale, alla sollecitazione di compressione assiale. La resistenza della colonna è direttamente proporzionale al quadrato del numero delle curve. Quindi se prendiamo come riferimento una colonna rettilinea (a), ccurve R=on un numero di curve uguale a zero, la sua resistenza viene presa come unità. Se poi consideriamo una colonna con una sola curva (b), la sua resistenza sarà il doppio della prima; per una colonna che presenta due curve (c) si avrà una resistenza cinque volte maggiore di quella di una colonna rettilinea; infine in una colonna a tre curve mobili (d) come la colonna vertebrale, con una lordosi lombare, una cifosi dorsale e una lordosi cervicale, si ha una resistenza dieci volte maggiore di quella di una colonna rettilinea. E’ normale avere un certo grado di lordosi e di cifosi, non è normale che aumentino (iperlordosi e ipercifosi), ma non è positivo come abbiamo visto che si riducano.

Quando si ha la giusta lordosi lombare, la pressione si distribuisce uniformemente sul pilastro anteriore (disco e corpo vertebrale) e sul pilastro posteriore (faccette articolari). In questo modo la colonna è più solida, capace di soppertare senza problemi, pressioni anche elevate. La posizione in cui la colonna conserva le sue curve viene definita anche posizione neutra perchè costituisce la posizione intermedia di equilibrio tra la flessione e l’estensione. Il nucleo polposo del disco non viene spinto né posteriormente (come avviene nella flessione) né anteriormente  (come avviene nell’ estensione).

 




 

 Valori delle curve nella norma (Secondo Rocher – Riguad)

 

Il valore delle curve è nella norma:

  • Di circa 36° per la lordosi cervicale
  • Di circa 35° per la cifosi dorsale
  • Di circa 50° per la lordosi lombare

Nella regione del collo:

  • Possono ridursi fino a valori di 5° – 10° (nuca appiattita)
  • Possono aumentare oltre i 70° (lordosi cervicale)

Nella regione dorsale

  • Possono essere al di sotto dei 25° (dorso piatto)
  • Possono aumentare fino a 90° (ipercifosi dorsale)

Nella regione lombare

  • Possono avere un raddrizzamento (retroversione) fino ad invertirsi (cifosi lombare)
  • Possono arrivare ai 65° (antiversione)
  • Possono aumentare fino a 90° (iperlordosi lombare)


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