Yoga: aiuta a guarire dalla depressione? Meglio di tanti farmaci

Yoga: aiuta a guarire dalla depressione? Meglio di tanti farmaci

Una ricerca della Boston University sostiene che due pratiche settimanali di yoga aiutino chi soffre di depressione e migliorino il disagio almeno del 50%.
di IRENE MARIA SCALISE



Lo yoga? Meglio di un antidepressivo

Se gli yogi di tutto il mondo sostengono che la pratica dello yoga comporti vantaggi fisici e mentali un recente studio della Boston University ha dato risultati molto più incoraggianti che confermano ricerche precedenti con conclusioni simili. Prendendo lezioni di yoga due volte a settimana, infatti, la pratica orientale contribuisce ad alleviare la depressione e i dolori dell’anima. In che modo? Grazie alla combinazione delle asana e della respirazione profonda.

Lo studio americano

Lo studio, pubblicato nel Journal of Alternative and Complementary Medicine e riportato dal Time ha preso in esame un campione di 30 persone di età compresa tra i 18 ei 64 afflitto da depressione clinica. La metà dei partecipanti ha preso 90 minuti di lezioni di Iyengar yoga tre volte a settimana o, in alternativa, seguito quattro sessioni di 30 minuti in casa ogni settimana. La restante parte del campione ha preso due lezioni di gruppo (o seguito tre sessioni casalinghe) sempre con cadenza settimanale. Alla base delle lezioni di yoga Iyengar ci sono delle posture molto precise e una respirazione controllata. Nelle lezioni sono soprattutto  fondamentali i 20 minuti di respiro lento e dolce e delle espirazioni e inspirazioni di cinque secondi.

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Il test dopo l’allenamento fisico

Cosa è successo dopo questo intenso allenamento? Dopo circa tre mesi, la maggior parte delle persone di entrambi i gruppi hanno risposto a un questionario per calcolare il loro livello di depressione. Per tutti c’è stata una diminuzione del disagio di almeno il 50%. Di più. Tutti quelli che hanno fatto tre lezioni ogni settimana hanno registrato un punteggio di depressione inferiore rispetto a quelli che si erano limitati a due pratiche settimanali. L’autore dello studio, il dottor Chris Streeter, professore associato di psichiatria e neurologia presso la Boston University School of Medicine, afferma che la pratica ha effetti collaterali molto inferiori a quelli dei potenziali farmaci che alterano l’umore.

Stop ai troppi farmaci

Per il dottor Streeter è dunque consigliato ricorrere allo yoga dove i trattamenti tradizionali hanno fallito: “Yoga e respirazione colpiscono il sistema nervoso autonomo, e se il sistema nervoso autonomo è equilibrato il resto del cervello funziona meglio”. Secondo la ricerca il 40% delle persone che usano antidepressivi non riescono a riprendersi completamente dalla depressione. “Invece di aggiungere un altro farmaco per cercare di inseguire un risultato difficile – conclude lo psichiatra – direi che lo yoga è un’altra voce che si può aggiungere al regime di trattamento e che potrebbe sicuramente aiutare a stare meglio. Sicuramente lo yoga può essere coniderato come un bastone che aiuta nel disagio più profondo”.



L’altro studio

Non si tratta della prima ricerca che collega il benessere mentale a questa antica pratica. A novembre scorso uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry da ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, aveva messo in evidenza quanto lo yoga sia positivo per chi soffre di depressione maggiore. Nel corso della ricerca un gruppo di pazienti aveva seguito sessioni di yoga e un secondo gruppo no. Solo il primo aveva ottenuto miglioramenti

FONTE: http://www.repubblica.it/salute/forma-e-bellezza/2017/03/09/news/lo_yoga_e_il_nuovo_prozac-160159542/

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